Gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto

Crypto Café

2 Agosto 2023
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Questa è l’ultimo episodio della mini-serie e non potevamo che chiudere con gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto!

Cosa scrisse nei suoi ultimi post, cosa c’entra Wikileaks e perché la sua ultima email suona un po’ come un testamento! Vediamolo insieme.

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce.

Partiamo da uno degli ultimi messaggi che Satoshi scrisse sul forum Bitcointalk il 11 Dicembre 2010, giusto pochi giorni prima dell’ultimo!

Ho incluso questo messaggio nell’episodio perchè potrebbe spiegare il perché Satoshi sia scomparso dalle scene in maniera così improvvisa.

Per capirlo dobbiamo fare una premessa parlando di Wikileaks.

Wikileaks e Bitcoin: un connubio prematuro?

WikiLeaks è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2006, che riceve in forma anonima documenti di ogni tipo protetti dal segreto di stato, per poi pubblicarli sul proprio sito web allo scopo di denunciare pratiche scorrette (o peggio!) dei governi . Probabilmente ne avrai sentito parlare, soprattutto in relazione al suo fondatore Julian Assange da molti considerato un eroe del giornalismo e della libertà di parola, ora agli arresti.

Wikileaks, infatti viene perseguitata dai governi ed infatti proprio nel 2010, gli vengono a mancare i fondi, in quanto VISA, Amex, Mastercard, Paypal e così via, pressati dal governo U.S.A., sospendono i pagamenti (donazioni!) verso l’organizzazione.

Gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto

Ed è qui che Bitcoin entra in scena: in quanto valuta totalmente disintermediata e cioè senza un controllo centrale, risulta essere perfetta per supportare le donazioni a Wikileaks.

gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto: appeal to Wikileaks

Il 4 Dicembre 2010 un utente propone di incoraggiare Wikileaks ad usare Bitcoin, ma Satoshi il 5 Dicembre scrive:

“No, non “portarlo avanti”.

Il progetto ha bisogno di crescere gradualmente in modo che il software possa essere rafforzato lungo il percorso.

Faccio questo appello a WikiLeaks affinché non provi a usare Bitcoin. Bitcoin è una piccola comunità beta ancora in fascie. Non otterresti che poco più di spiccioli ed il clamore che porteresti probabilmente ci distruggerebbe in questa fase.”

Satoshi Nakamoto

Poi il 10 Dicembre 2010, esce un articolo di PCWorld che menziona esplicitamente Bitcoin come soluzione al problema di blocco dei pagamenti di Wikileaks.

Accade quindi, proprio quello che Satoshi voleva evitare, i riflettori puntati su Bitcoin, progetto ancora neonato!

Arriviamo quindi al messaggio di Satoshi del 11 dicembre 2010, che ti menzionavo all’inizio e che alla luce della premessa, ti risulterà più chiaro :

“Sarebbe stato bello ottenere questa attenzione in qualsiasi altro contesto. WikiLeaks ha preso a calci il vespaio e lo sciame si sta dirigendo verso di noi”

Satoshi Nakamoto
gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto: the hornet's nest

Potrebbe essere questo il motivo della scomparsa repentina dalle scene di Satoshi Nakamoto?

Ricordiamo che Bitcoin nasce come alternativa ad i poteri centrali ed alle banche in particolare e Satoshi ha già espresso il timore di vedere il progetto (e probabilmente anche la sua persona) in qualche modo attenzionato da questi poteri!

L’ultimo post di Satoshi sul Forum

Ed infatti giusto il giorno dopo, il 12 dicembre 2010, Satoshi scrive il suo ultimo post sul Bitcointalk forum. Vediamo cosa scrive:

“C’è altro lavoro da fare su DoS, ma sto facendo una rapida build di ciò che ho finora, nel caso fosse necessario, prima di avventurarmi in idee più complesse. La build per questo è la versione 0.3.19.

Aggiunti alcuni controlli DoS. Come Gavin e io abbiamo detto chiaramente in precedenza, il software non è affatto resistente agli attacchi DoS. Questo è un miglioramento, ma ci sono ancora diversi modi per attaccare che posso contare. (…)”

Satoshi Nakamoto

E continua con altre indicazioni tecniche….le ultime fornite pubblicamente!

L’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto

Ma questo post non è l’ultima comunicazione di Satoshi in assoluto (lo è invece sul BitcoinTalk forum!).

Tra gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto ci sono anche le email che scambia con alcuni sviluppatori chiavi, tra cui Mike Hearn e Gavin Andresen. Ed è proprio con Gavin che il 26 aprile 2011 invierà l’ultima comunicazione considerata attendibile.

Il contenuto da qualche indizio sulla sua figura, leggiamolo:

“Vorrei che non si continuasse a parlare di me come di una misteriosa figura oscura, la stampa rigira tutto da una prospettiva di valuta pirata. Forse invece è bene occuparsi del progetto open source e dare più credito ad i contributi dei vai sviluppatori; ciò aiuta a motivarli”

Satoshi Nakamoto

Satoshi esprime frustrazione per come viene rappresentato, il che evidenzia a mio avviso, come lui non si sentisse affatto un pirata (cioè come i media mainstream lo rappresentavano), ma soprattutto spinge affinchè il progetto Bitcoin sia di coloro che lo portano concretamente avanti: i programmatori in primis con cui tanto ha interagito.

E con gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto non può che chiudersi la mini Serie “Un Caffè con Satoshi Nakamoto”, un lavoro di screening di varie centinaia di messaggi e post di Satoshi condensati in 12 episodi per oltre 80 fonti.

Per me è stato faticoso, ma sicuramente estremamente interessante ed appassionante raccontare, anche solo in minima parte, di questo progetto rivoluzionario, ma soprattutto dare voce a questo personaggio affascinante, che sono sicuro rimarrà nella storia in maniera indelebile.

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Se poi sono riuscito a trasmetterti anche l’importanza della rivoluzione Crypto ed hai deciso di entrare ma non ti senti sicuro, allora guarda il mio corso online QUI e vedi se può fare al caso tuo.

A presto!

Vai all’episodio precedente!

FONTI

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