Gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto

Gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto

Questa è l’ultimo episodio della mini-serie e non potevamo che chiudere con gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto!

Cosa scrisse nei suoi ultimi post, cosa c’entra Wikileaks e perché la sua ultima email suona un po’ come un testamento! Vediamolo insieme.

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce.

Partiamo da uno degli ultimi messaggi che Satoshi scrisse sul forum Bitcointalk il 11 Dicembre 2010, giusto pochi giorni prima dell’ultimo!

Ho incluso questo messaggio nell’episodio perchè potrebbe spiegare il perché Satoshi sia scomparso dalle scene in maniera così improvvisa.

Per capirlo dobbiamo fare una premessa parlando di Wikileaks.

Wikileaks e Bitcoin: un connubio prematuro?

WikiLeaks è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 2006, che riceve in forma anonima documenti di ogni tipo protetti dal segreto di stato, per poi pubblicarli sul proprio sito web allo scopo di denunciare pratiche scorrette (o peggio!) dei governi . Probabilmente ne avrai sentito parlare, soprattutto in relazione al suo fondatore Julian Assange da molti considerato un eroe del giornalismo e della libertà di parola, ora agli arresti.

Wikileaks, infatti viene perseguitata dai governi ed infatti proprio nel 2010, gli vengono a mancare i fondi, in quanto VISA, Amex, Mastercard, Paypal e così via, pressati dal governo U.S.A., sospendono i pagamenti (donazioni!) verso l’organizzazione.

Gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto

Ed è qui che Bitcoin entra in scena: in quanto valuta totalmente disintermediata e cioè senza un controllo centrale, risulta essere perfetta per supportare le donazioni a Wikileaks.

gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto: appeal to Wikileaks

Il 4 Dicembre 2010 un utente propone di incoraggiare Wikileaks ad usare Bitcoin, ma Satoshi il 5 Dicembre scrive:

“No, non “portarlo avanti”.

Il progetto ha bisogno di crescere gradualmente in modo che il software possa essere rafforzato lungo il percorso.

Faccio questo appello a WikiLeaks affinché non provi a usare Bitcoin. Bitcoin è una piccola comunità beta ancora in fascie. Non otterresti che poco più di spiccioli ed il clamore che porteresti probabilmente ci distruggerebbe in questa fase.”

Satoshi Nakamoto

Poi il 10 Dicembre 2010, esce un articolo di PCWorld che menziona esplicitamente Bitcoin come soluzione al problema di blocco dei pagamenti di Wikileaks.

Accade quindi, proprio quello che Satoshi voleva evitare, i riflettori puntati su Bitcoin, progetto ancora neonato!

Arriviamo quindi al messaggio di Satoshi del 11 dicembre 2010, che ti menzionavo all’inizio e che alla luce della premessa, ti risulterà più chiaro :

“Sarebbe stato bello ottenere questa attenzione in qualsiasi altro contesto. WikiLeaks ha preso a calci il vespaio e lo sciame si sta dirigendo verso di noi”

Satoshi Nakamoto
gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto: the hornet's nest

Potrebbe essere questo il motivo della scomparsa repentina dalle scene di Satoshi Nakamoto?

Ricordiamo che Bitcoin nasce come alternativa ad i poteri centrali ed alle banche in particolare e Satoshi ha già espresso il timore di vedere il progetto (e probabilmente anche la sua persona) in qualche modo attenzionato da questi poteri!

L’ultimo post di Satoshi sul Forum

Ed infatti giusto il giorno dopo, il 12 dicembre 2010, Satoshi scrive il suo ultimo post sul Bitcointalk forum. Vediamo cosa scrive:

“C’è altro lavoro da fare su DoS, ma sto facendo una rapida build di ciò che ho finora, nel caso fosse necessario, prima di avventurarmi in idee più complesse. La build per questo è la versione 0.3.19.

Aggiunti alcuni controlli DoS. Come Gavin e io abbiamo detto chiaramente in precedenza, il software non è affatto resistente agli attacchi DoS. Questo è un miglioramento, ma ci sono ancora diversi modi per attaccare che posso contare. (…)”

Satoshi Nakamoto

E continua con altre indicazioni tecniche….le ultime fornite pubblicamente!

L’ultimo messaggio di Satoshi Nakamoto

Ma questo post non è l’ultima comunicazione di Satoshi in assoluto (lo è invece sul BitcoinTalk forum!).

Tra gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto ci sono anche le email che scambia con alcuni sviluppatori chiavi, tra cui Mike Hearn e Gavin Andresen. Ed è proprio con Gavin che il 26 aprile 2011 invierà l’ultima comunicazione considerata attendibile.

Il contenuto da qualche indizio sulla sua figura, leggiamolo:

“Vorrei che non si continuasse a parlare di me come di una misteriosa figura oscura, la stampa rigira tutto da una prospettiva di valuta pirata. Forse invece è bene occuparsi del progetto open source e dare più credito ad i contributi dei vai sviluppatori; ciò aiuta a motivarli”

Satoshi Nakamoto

Satoshi esprime frustrazione per come viene rappresentato, il che evidenzia a mio avviso, come lui non si sentisse affatto un pirata (cioè come i media mainstream lo rappresentavano), ma soprattutto spinge affinchè il progetto Bitcoin sia di coloro che lo portano concretamente avanti: i programmatori in primis con cui tanto ha interagito.

E con gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto non può che chiudersi la mini Serie “Un Caffè con Satoshi Nakamoto”, un lavoro di screening di varie centinaia di messaggi e post di Satoshi condensati in 12 episodi per oltre 80 fonti.

Per me è stato faticoso, ma sicuramente estremamente interessante ed appassionante raccontare, anche solo in minima parte, di questo progetto rivoluzionario, ma soprattutto dare voce a questo personaggio affascinante, che sono sicuro rimarrà nella storia in maniera indelebile.

Se ti è piaciuto questo mio lavoro, ricorda d’iscriviti al canale YouTube (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella e/o sul Bancone per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti.

Se poi sono riuscito a trasmetterti anche l’importanza della rivoluzione Crypto ed hai deciso di entrare ma non ti senti sicuro, allora guarda il mio corso online QUI e vedi se può fare al caso tuo.

A presto!

Vai all’episodio precedente!

FONTI

Satoshi sul consumo di bitcoin!

Satoshi sul consumo di bitcoin!

Negli ultimi anni si è scatenato un dibattito sul consumo eccessivo di energia elettrica di Bitcoin, in particolare i media Mainstream lo hanno bollato come un problema grave. Ebbene anche su questo Satoshi Nakamoto disse la sua nel lontano 2010. Cosa scrisse? Scopriamolo insieme!

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce.

Bitcoin consuma troppo!?

Le criptovalute inquinano? Bitcoin Inquina?

Questo è un tema molto dibattuto, anche se i media mainstream e molte istituzioni che si sono espresse, hanno decretato essere un problema!

Bitcoin consuma troppo, come una nazione intera e questo non va bene, perché inquina e poi c’è il Climate Change….

…e così via. Sappiamo però, che la narrativa Mainstream spesso è inquinata da interessi di vario tipo che non la rendono obiettiva e sulle Crypto ciò è particolarmente evidente.

Su questo tema in particolare c’è un intero Crypto Chicco che esplode tutti i punti di vista su inquinamento di Bitcoin ed in generale delle criptovalute. Quindi se vuoi approfondire ti consiglio di leggere l’articolo cliccando QUI e/o guardare il video cliccando QUI: scoprirai tanti aspetti inaspettati ed interessanti, ma soprattutto avrai in quadro completo.

Ma in questa serie invece, diamo voce a Satoshi Nakamoto. Infatti molti non sanno che anche su questo Satoshi espresse il suo parere.

“…Bitcoin è termodinamicamente perverso.”

Quindi facciamo un salto nel tempo al 6 Agosto 2010, quando l’utente gridecon crea un topic dal titolo “Bitcoin minting is thermodynamically perverse” cioè alla lettera “Il conio di bitcoin è termodinamicamente perverso”, ma leggiamone qualche estratto:

“Credo che la quantità di energia in ingresso richiesta all’economia bitcoin rappresenti un serio ostacolo alla sua crescita (..)

L’idea che il valore dei bitcoin sia in qualche modo correlato al valore dell’elettricità necessaria, in media, per coniare un blocco vincente è generalmente accettata, ma la natura precisa di questa relazione è controversa. (..)

Il fatto che l’attuale processo di conio richieda un grande apporto energetico di lavoro computazionale è altamente sventurato e ha la perversa conseguenza che bitcoin potrebbe effettivamente “distruggere ricchezza” nel senso di sprecare energia producendo un oggetto digitale che vale meno delle risorse investite in esso .”

Gridcoin

Ed ancora:

“ll costo di produzione dei bitcoin in elettricità consumata rappresenta uno spreco, un “peso termodinamico” che la moneta deve sopportare.”

Gridcoin

Devo dire che già diversi utenti rispondono adeguatamente a gridecon, mettendo in risalto come il meccanismo sia necessario per mantenere l’integrità del sistema di pagamento Bitcoin.

Satoshi sul consumo di bitcoin!

Ma andiamo a leggere cosa risponde Satoshi sul consumo di Bitcoin, che fornisce ben 2 contributi.

Il 7 agosto 2010 scrive:

È la stessa situazione dell’oro e dell’estrazione dell’oro. Il costo marginale dell’estrazione dell’oro tende a rimanere vicino al prezzo dell’oro. L’estrazione dell’oro è uno spreco, ma quello spreco è molto inferiore all’utilità di avere oro disponibile come mezzo di scambio.

Penso che il caso sarà lo stesso per Bitcoin. L’utilità degli scambi resi possibili da Bitcoin supererà di gran lunga il costo dell’elettricità utilizzata. Pertanto, non avere Bitcoin sarebbe lo spreco netto.”

Satoshi Nakamoto

Satoshi con questa risposta va direttamente al nocciolo del problema: anche estrarre l’oro e produrne ad esempio monete, comporta un consumo di energia e potenzialmente inquinamento, ma il beneficio di avere l’oro come mezzo di scambio supera di gran lunga l’impatto negativo dovuto delle emissioni legate al consumo energetico per estrarlo.

In pratica per Satoshi lo stesso discorso varrà per il Bitcoin: il beneficio di avere il primo sistema di pagamento globale e disintermediato supererà di gran lunga l’aspetto negativo delle eventuali emissioni legate al consumo energetico.

Satoshi sul consumo di Bitcoin

Ma Satoshi il 9 agosto 2010 aggiunge qualche altro interessante elemento scrivendo:

“Il calore del tuo computer non viene sprecato se hai bisogno di riscaldare la tua casa. Se stai usando il riscaldamento elettrico dove vivi, allora il calore del tuo computer non è uno spreco.(..)

La generazione di bitcoin dovrebbe finalizzarsi dove è più economico. Forse sarà nei climi freddi dove c’è il riscaldamento elettrico, dove sarebbe essenzialmente gratuito.”

Satoshi Nakamoto

è incredibile come Satoshi avesse già le idee così chiare anche su questo tema.

Se deciderai di approfondire con il Crypto Chicco “Le Criptovalute Inquinano?” (articolo QUI / video QUI), ti assicuro che ti renderai conto di quanto queste affermazioni di Satoshi siano state profetiche e lungimiranti. Ad esempio tra i luoghi preferiti delle mining farm di oggi, ci sono proprio luoghi freddi come l’Islanda oppure situazioni in cui i costi dell’elettricità sono molto bassi grazie alle fonti rinnovabili.

Ricorda d’iscriviti al canale YouTube (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella e/o sul Bancone per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti, perché il prossimo episodio sarà l’ultimo! Chiuderemo infatti con gli ultimi messaggi di Satoshi Nakamoto.

A presto!

Vai all’episodio precedente! <——> Vai all’episodio successivo!

FONTI

Satoshi sui bitcoin persi

Satoshi sui bitcoin persi

Un amico mi confida di aver comprato 1000 euro in Bitcoin tempo fa, ma che ora ha perso il wallet e non può più recuperarli! Brutta storia, soprattutto se quel “tempo fa” è molto indietro nel tempo!

Ebbene il fenomeno della perdita di Bitcoin è molto più diffuso di quanto si pensi, ma anche su questo Satoshi Nakamoto disse la sua nel lontano 2010. Scopriamo insieme cosa ha da dire Satoshi sui bitcoin persi!

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce.

Se perdi le chiavi private del tuo wallet e perdi l’accesso al tuo wallet, allora hai perso i tuoi Bitcoin per sempre e nessuno te li potrà mai recuperare. Se invii i tuoi Bitcoin ad un indirizzo errato, non potrai mai più recuperarli!

Questi sono concetti basilari del mondo Crypto, quindi se non ti è chiaro qualcosa di quanto ho scritto sopra, t’invito a guardare qualcuno dei miei Crypto Chicchi o meglio iscriverti al mio corso “Crypto in 5 passi” in cui regalo tutto il primo passo del corso, proprio per l’importanza vitale di comprendere i concetti base di questa rivoluzione e non incorrere in errori tanto banali quanto catastrofici!

Il fenomeno dei Bitcoin persi

Ma torniamo a noi ed in particolare alla confidenza che mi fece questo mio amico: mi disse appunto di aver comprato l’equivalente di 1000€ in bitcoin, un po di tempo fa, ma che aveva perso il wallet!

Gli chiedo: “ma un po di tempo fa…. quando esattamente?”, lui fa mente locale, e confessa essere stato nel 2012!

Aspetta un attimo…2012!? Veloce calcolo…, stavamo parlando di un portafoglio che sarebbe stato ora dell’ordine dei milioni di Euro!

Ti racconto questa storia per darti un’idea concreta dell’impatto di questo fenomeno.

In un report di Chainanalysis del 2020, sono stati stimati circa un 20% di Bitcoin immobilizzati da oltre 5 anni e pertanto considerati persi. Un‘enormità, stiamo parlando di centinai di miliardi di dollari persi per sempre!

Siamo pertanto di fronte ad un fenomeno davvero importante!

A chi succede?

Succede a chi si tuffa in questo mondo senza comprenderne il funzionamento, ma anche a chi, magari anche esperto in informatica, non prende le dovute precauzioni! Spesso sono proprio coloro che sebbene abbiano avuto la lungimiranza di investire in Bitcoin agli albori, poi non ci hanno creduto fino in fondo, dimenticando di mettere al sicuro la chiave della propria cassaforte!

Satoshi sui Bitcoin persi

Sebbene questo fenomeno sia diventato evidente negli ultimi anni, era stato già intravisto sul BitcoinTalk forum già nel 2010!

Ed anche su questo Satoshi Nakamoto espresse la sua visione.

Il 21 giugno 2010 infatti, l’utente virtualcoin apre una discussione dal titolo “Dying bitcoins”, cioè “Bitcoin morenti”, leggiamo cosa scrive:

“Ciao, se qualcuno perde il portafoglio (ad esempio a causa della rottura dell’hard disk) non è in grado di recuperare le sue monete, giusto? Quindi ogni volta che una persona perde le monete, sono perse per sempre? Quindi la rete bitcoin si contrarrà lentamente nel tempo? (Perché ci saranno sempre persone che perdono il portafoglio!)”

Io avrei usato termini diversi, ma il tema è chiaro: le persone possono perdere il wallet (le chiavi) e così facendo perdono per sempre i loro soldi. In questo modo il numero di monete in circolazione saranno sempre meno!

E finalmente arriviamo alla risposta di Satoshi sui Bitcoin persi, che risponde lo stesso giorno quanto segue:

“Le monete perse fanno solo valere leggermente di più le monete di tutti gli altri. Pensala come una donazione a tutti.”

Satoshi sui bitcoin persi.

Anche su questo tema, Satoshi dimostra tutta la sua preparazione su un tema nuovamente NON strettamente informatico ma più finanziario. Bitcoin è una moneta deflativa, in altre parole il numero di monete sono limitate, ed è proprio questo un elemento fondante della sua forza, in quanto un’eventuale adozione di massa non può che aumentarne il prezzo. Pertanto Satoshi ribalta quello che sembrava un problema in un’opportunità (almeno per i più accorti!), in quanto la perdita dei Bitcoin equivale a ridurre ulteriormente la base circolante.

Oggi diremmo che è come un “burn” accidentale! Molti progetti crypto attuano proprio questa tecnica di “burn” e cioè bruciare alcune monete proprio per cercare di diminuire il circolante, stimolando così l’aumento prezzo!

Satoshi lo aveva considerato da subito? Chissà!

Certo è che i motivi che hanno fatto grande Bitcoin sinora, sono molti di più di quanto appaia.

Ricorda d’iscriviti al canale YouTube (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella e/o sul Bancone per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti, perché nel prossimo episodio Satoshi Nakamoto affronterà un tema tanto discusso: il consumo eccessivo di elettricità di Bitcoin. Anche su questo Satoshi disse la sua già agli albori di Bitcoin!

A presto!

Vai all’episodio precedente! <——> Vai all’episodio successivo!

FONTI

2010: Satoshi sulle commissioni di Bitcoin

2010: Satoshi sulle commissioni di Bitcoin

In questo 9 Episodio, torniamo a dare voce direttamente a Satoshi Nakamoto. Sarà infatti dalle sue dirette parole nel 2010, che apprenderemo il tema delle commissioni di una transazione Bitcoin e come rendere il tutto sostenibile per il futuro del giovanissimo Bitcoin. Satoshi come al solito dimostrerà di averci visto lungo anche su questo aspetto!

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce!

Nel 2010 Satoshi ha pubblicato 516 post su bitcointalk.org, per la maggior parte come abbiamo più volte ripetuto, a carattere prettamente tecnico. In questa serie dobbiamo però fare una selezione provando ad estrapolare i più interessanti. Andiamo sempre in ordine temporale.

Il topic sulle commissioni su Bitcointalk

 Il 14 febbraio 2010, Satoshi Nakamoto partecipa alla discussione dal titolo “What’s with this odd generation?” e cioè “Cos’è questa strana generazione?”.

Si parla delle ricompense dei miner e di un comportamento considerato strano o comunque inatteso. Satoshi Nakamoto spiega e chiarisce il necessario, ma qualcuno ad un certo punto chiede:

“La commissione sarà sufficiente per garantire sempre la redditività dell’esecuzione di un nodo, anche quando la generazione di BitCoin smette di essere redditizia?” .

Bitcoin e la generazione dei premi per i miner!

Ricordo infatti che Bitcoin è stato strutturato un po’ come l’oro: limitato a 21.000.000 di monete ed estraibile nel tempo. Sono i famosi miner a sostenere la rete perché “minano” cioè generano i Bitcoin quando scrivono le transazioni sulla Blockchain. Il miner sostiene i costi di un nodo/server, perché può guadagnare in premio un po’ di Bitcoin, ogni volta scrive le transazioni sulla catena dei blocchi!

In sintesi: la rete si sostiene perchè i miner ritengono proficuo sostenere i server grazie al premio che ricevono!

Quindi, a maggior ragione oggi che Bitcoin in qualche modo si è affermato (almeno dal punto di vista finanziario!), questo tema risulta davvero interessante:

“che succederà quando si raggiungerà il limite dei 21.000.000 di Bitcoin, ed i miner pertanto non riceveranno più il premio?”.

La risposta di Satoshi sulle commissioni di Bitcoin.

E Satoshi nella sua risposta dimostra la sua lungimiranza e genialità anche in un campo diverso da quello puramente informatico!

Leggiamo cosa risponde Satoshi:

” Giusto. Altrimenti non potremmo avere un limite finito di 21 milioni di monete, perché ci sarebbe sempre bisogno di una ricompensa minima per la generazione. In pochi decenni, quando la ricompensa diventa troppo piccola, la commissione di transazione diventerà la principale compensazione per i nodi.”

Satoshi Nakamoto
2010: Satoshi sulle commissioni di Bitcoin

In pratica raggiunti i 21.000.000 o quasi (perché non si potrà raggiungere esattamente questa cifra….ma questo è un altro discorso!), non ci sarà più il premio! O comunque per essere più precisi, questo sarà minimo, ma i miner a quel punto potranno beneficiare della commissione!

Infatti una transazione Bitcoin teoricamente può essere senza commissioni, ma nella realtà odierna i miner prendono già, sia il premio derivato dal mining che una commissione. Tanto è vero che se vuoi che la tua transazione venga processata velocemente è sempre bene inserire una commissione adeguatamente alta in funzione della velocità con cui vuoi che la transazione venga eseguita!

Ma Satoshi Continua:

“ Sono sicuro che tra 20 anni ci sarà un volume di transazioni molto elevato o nessun volume.”

Satoshi Nakamoto

Il Bitcoin 13 anni dopo il post di Satoshi

Oggi Maggio 2023, circa 15 anni dopo dalla nascita, Bitcoin è sempre più vitale. Mentre vi parlo, ci sono in media 300.000 transazione al giorno, il prezzo di Bitcoin è circa 26.000 dollari e ci sono ancora oltre 1 milione e mezzo (per la precisione circa 1.615.000) di Bitcoin da Minare.

Ricorda d’iscriviti al canale YouTube (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella e/o sul Bancone per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti, perché nel prossimo episodio Satoshi Nakamoto affronterà un tema che oggi fa tanto parlare: i Bitcoin persi irreversibilmente. Cosa disse Satoshi a proposito,  agli albori di Bitcoin già 13 anni fa!?

A presto!

Vai all’episodio precedente! <——> Vai all’episodio successivo!

Fonti

Pizze e bitcoin!?

Pizze e bitcoin!?

Pizze e Bitcoin: cosa c’entra la pizza con una criptovaluta? Oggi parleremo di un evento che ha dato origine al famoso pizza day. Perché proprio la pizza, perché è così importante questo evento e come si sono svolti i fatti…veramente!

Guarda la versione video qui, oppure continua a leggere in calce!

Continuiamo la nostra storia attraverso i principali eventi che hanno coinvolto Satoshi Nakamoto ed il suo Bitcoin nel tempo.

Se con il precedente episodio siamo sbarcati nel 2010 e ci siamo concentrati sulla storia del logo di Bitcoin, in questo episodio racconteremo di un evento particolare avvenuto proprio nel 2010, che ha poi dato i natali al Bitcoin Pizza day, che ormai da qualche anno viene celebrato in tutto il mondo.

È accaduto esattamente il 22 Maggio 2010 e cioè quasi esattamente 13 anni fa.

Vediamo insieme cos’era successo esattamente.

Pizze e Bitcoin

Qualche giorno prima, esattamente Il 18 maggio 2010, un utente dal nome Lazslo crea un post davvero speciale su Bitcointalk.org. Un post che lo renderà molto famoso, dal titolo “Pizza for bitcoin?”. Pizze e Bitcoin ? cosa c’entrano le due cose?

Si tratta di Lazslo Hanyecz (nella foto sopra), ma non tutti sanno che era/è un programmatore  con esperienza su Linux, Mac OS ed iPhone ed altro e che tra le altre cose, oltre a minare Bitcoin, aveva già creato ad Aprile 2010 una versione di codice per permettere di minare Bitcoin direttamente dal sistema operativo MacOS della Apple (sino ad allora non possibile!).

Ma non è diventato famoso per questo!

Pizza for Bitcoin?

Pizze e Bitcoin: il posto di Lazslo "Pizza for Bitcoin?" che ha dato origine al Bitcoin Pizza Day!

Leggiamo insieme il suo post “Pizza for bitcoin?” del 18 maggio:

“Pagherò 10.000 Bitcoin per un paio di pizza.(…). Potete farla voi e consegnarmela a casa oppure ordinarla per me ad un servizio di consegna, ma il mio obiettivo è ricevere del cibo a domicilio in cambio di Bitcoin (…)”

da anche qualche dettaglio in più sulle su preferenze culinarie…leggiamo:

“mi piacciono cose tipo cipolle, peperoni, salsiccia, funghi, pomodoro, salame, eccetera…solo roba standard, nessuna guarnizione strana al pesce o cose simili! (…)

Se siete interessati fatemelo sapere per favore e troveremo un accordo.

Grazie,

Lazslo”

C’è subito interesse sul forum, alcuni si propongono di pagare la pizza dall’Europa con carta di credito, nonostante Lazslo abiti invece in Florida.

22 Maggio 2010: nasce il Bitcoin Pizza Day

Finalmente arriviamo alla fatidica data del 22 Maggio 2010, perché Lazslo comunica:

“Volevo soltanto riportarvi che ho scambiato con successo 10.000 bitcoin per la pizza.

Ecco le foto:

Grazie Jercos!”

la goto originale delle papa john's pizza ricevute da Lazslo Hanyecz per 10.000 Bitcoin

Queste che vedete nell’immagine sono le foto originali che Lazslo Hanyek aveva condiviso.

Jercos è in realtà Jeremy Sturdivant (nella foto sotto), un 19 studente in california che colse subito l’opportunità acquistando 2 Papa John’s pizza, facendole recapitare presso la casa di Lazslo.

Jeremy Sturdivant

Ma perché questo evento è così importante tanto da essere celebrato ogni anno come bitcoin Pizza Day?

Se nell’episodio 6 della serie, abbiamo visto la prima transazione di Bitcoin per una valuta Fiat, questa è la prima transazione conosciuta in cui Bitcoin è stato scambiato per un bene tangibile….ed il caso (in questo caso nella persona di Laszo!) ha voluto che fossero proprio 2 pizze!

Con questa transazione Bitcoin dimostra di poter essere utilizzato veramente per quello per cui è nato: una valuta capace di scambiare valore!!

10.000 Bitcoin per 2 pizze

10.000 Bitcoin allora erano circa 35 dollari, oggi (22 maggio 2023) sarebbero …..tenetevi forteee …circa 273 milioni di dollari!

Sembra però che Lazslo e lo stesso Jeremy (che ricevette i 10.000 BTC ma che sembra li spese subito!) non si siano pentiti, dichiarando di essere contenti di essere stati parti della storia di Bitcoin!

Ricordati d’iscriviti al canale (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti, perché nel prossimo episodio torneremo a dar voce direttamente a Satoshi Nakamoto attraverso in suoi messaggi del 2010.

Ricorda d’iscriviti al canale YouTube (se non lo hai già fatto) ed attivare la campanella e/o sul Bancone per ricevere in tempo reale gli aggiornamenti, perché nel prossimo episodio torneremo a dar voce direttamente a Satoshi Nakamoto attraverso in suoi messaggi del 2010.

A presto!

Vai all’episodio precedente! <——> Vai all’episodio successivo

Fonti

Verified by MonsterInsights